Thomas Sankara e “la terra degli uomini integri” (V parte)

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un paese con 7 milioni di abitanti, dei quali più di 6 contadini; un tasso di mortalità infantile intorno al 180 per mille, tasso di analfabetismo del 98% (per alfabetizzato chi sa leggere scrivere e parlare una lingua), aspettativa di vita di 40 anni, 1 medico ogni 50mila abitanti, tasso di frequenza scolastica del 16%”

4 ottobre 1984: con questa parole, Thomas Sankara, descrive la situazione del suo paese davanti all’Assemblea Generale dell’Onu, riunitasi a New York per la 39esima sessione. (qui il link al discorso completo). La situazione è drammatica, tragica: probabilmente si sta parlando del paese più povero al mondo e la cui popolazione versa nelle peggiori condizioni concepibili, anzi, forse, neppure immaginabili.

Per la presentazione delle riforme attuate dal governo Sankara, utilizzeremo una schematizzazione puramente strumentale e di misero o nullo, valore sistematico: come si comprenderà nella lettura, le aree interessate dalle riforme sono svariate e multisettoriali, la cui categorizzazione è arbitraria e prettamente funzionale ad una immediata fruibilità del lettore.

ECOLOGIA

  • “ufficiali verdi e funzionari nei campi”: vengono previste piante negli uffici pubblici e viene avviata una campagna di coltivazione dei terreni adiacenti ai ministeri ad opera degli stessi funzionari ministeriali.
  • nei primi 15 mesi vengono piantumati 10 milioni di alberi, con un minimo di 100 alberi annui per villaggio: la lotta alla desertificazione e la necessità di autosostentamento alimentare sono alla base di queste operazioni.

ECONOMIA

  • “consuma burkinabè”: si incentiva il consumo di prodotti locali allo scopo di creare il volano necessario all’economia interna per permetterne il decollo; non si tratta di una traiettoria autarchica, ma di un processo di liberazione dal giogo del debito e, soprattutto, dal circolo vizioso ed eterno creato dal vincolo del pagamento dell’interesse su quel debito.
  • viene limitata l’esportazione di cotone che viene, invece, trasformato in filo e stoffa per il consumo interno: chiaramente, oltre all’evidente valore simbolico, si tratta dell’ennesima istanza di quella ferrea volontà, ricorrente e mai ridondante, di “decolonizzazione della mentalità”.
  • vengono costruite ed inaugurate fonderie in ogni villaggio per la produzione di bici e motocicli artigianali

SOCIALE

  • Operazione “salario vitale”: viene prevista una percentuale dello stipendio del capo famiglia da destinare alla moglie, per svincolare economicamente le donne dal marito; l’operazione fallirà per le proteste dei capo famiglia, cresciuti da generazioni in un contesto dogmaticamente patriarcale. Senza perdersi d’animo, il governo Sankara mette in cantiere una seconda operazione, con lo stesso fine: “mariti al mercato”. Viene così previsto che sia il capo famiglia a prendersi in carico le operazioni di “economia domestica”, anche per, banalmente, comprendere lo sforzo fisico del trasporto merci nel tragitto mercato-casa.

«Noi dobbiamo fare di tutto per dare a ogni donna un lavoro.
Dobbiamo dare a ogni donna i mezzi per realizzare una vita onesta e dignitosa»

  • Viene ridotta la produzione di birra locale e ne viene aumentato il prezzo di vendita: in un’ottica di contrasto all’alcolismo dilagante e di utilizzo dei cereali per combattere la denutrizione diffusa. Una curiosità: una delle prime decisioni prese dal governo insediatosi dopo l’assassinio di Sankara, fu la diminuzione del 10% delle tasse sugli alcolici.
  • Riforma delle forze armate in forze di aiuto e sostegno: quando non impegnati nelle proprie specifiche mansioni, i militari e componenti delle varie armi, vengono impegnati negli allevamenti e nelle coltivazioni approntate attiguamente alle caserme.
  • Viene attivato un programma di recupero per ex prostitute, per il loro reinserimento sociale e nel mondo del lavoro.
  • Vengono costruite 344 scuole, 284 dispensari, decine di farmacie, migliaia di alloggi
  • Potenziamento trasporti pubblici

SANITA’

  • Costruzione di infrastrutture per approvvigionamento idrico: con l’obiettivo di raggiungere i 10 litri/giorno pro capite, vengono edificati 250 bacini idrici, costruiti un migliaio di pozzi e avviate oltre 300 trivellazioni
  • Pianificazione della sussistenza alimentare: silos di stoccaggio, banche dei semi e magazzini per le derrate vengono concepiti e distribuiti sul territorio. Curiosità: nell’annata 1986-87, il Burkina Faso conosce il suo primo e unico raccolto in surplus della storia.
  • Viene avviata una campagna a favore dell’utilizzo del preservativo per contrastare la diffusione dell’AIDS
  • Vengono avviate campagne vaccinali massive: morbillo, febbre gialla, rosolia e tifo. Il governo Sankara riceve un encomio dall’UNICEF, mentre allo stesso tempo, FMI e BANCA MONDIALE, stranamente, ne disapprovano ufficialmente le politiche.

„Potete citarmi un solo caso in cui il FMI e il suo aiuto non abbiano prodotti effetti negativi? Ci è sembrato di capire che quello che il FMI cerca va ben al di là di un controllo sulla gestione: è un controllo politico.“

COMUNICAZIONE

  • Vengono installati ripetitori radio in tutti i villaggi e vengono distribuite radioline a pile in ogni villaggio: la popolazione deve essere messa al corrente dell’operato del governo e deve poter partecipare attivamente alla rinascita del proprio paese.
  • Vengono quindi ideate e messe in onda trasmissioni radio per denunce pubbliche: una sorta di primordiale “Striscia la Notizia“!
  • Vengono rese abitudinarie trasmissioni radio in cui chiunque ne abbia volontà, può rivolgere domande, avanzare proposte, controproposte o reclami ai dirigenti statali e locali.

1983-1987: risultati di 4 anni di governo

Tutto ciò che abbiamo elencato, è una selezione delle iniziative prese dal governo Sankara: abbiamo descritto quelle che riteniamo le operazioni necessarie per un cambio di marcia a 360°, con fruibilità immediata, con risultati evidenti nell’immediato, che vadano al cuore e a monte dei problemi.

Ci teniamo a sottolineare una cosa: tutto ciò è stato fatto in 4 anni, soli 4 anni; testimonianza che con impegno e volontà, la rotta può essere invertita. La vita media in 4 anni passò da 44 a 50 anni, il tasso di alfabetizzazione passò dal 13% al 73%, le tasse scolastiche abbassate da 10.000 a 4.000 franchi per la scuola primaria e da 85.000 a 45.000 per quella secondaria, stoccati oltre 8,5 milioni di metri cubi di acqua contro i precedenti 4.

Nel prossimo articolo parleremo di come la giunta Sankara abbia cercato di coinvolgere il proprio paese nell’ambito della cooperazione internazionale di reciproco aiuto e sviluppo.

I parte

II parte

III parte

IV parte

VI parte

VII parte

VIII parte

Rooseveltpedia n°19: “Il mito di Thomas Sankara”.

Articolo di Samuele Guizzon (samuele.guizzon@movimentoroosevelt.com)

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