Un estratto conto nell’era digitale

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Un estratto conto nell’era digitale diviene una richiesta alquanto complicata. Stiamo parlando dell’estratto conto di un normalissimo conto corrente su Poste Italiane; eppure, sembra che un click nell’era digitale si sia trasformato in una decisione talmente complicata da fare che per ottenerlo ci ho impiegato ben 39 giorni!!!

La richiesta

Più di due anni fa ho compilato la richiesta per ricevere l’estratto conto in forma digitale: tanto per intendersi significa riceverlo via mail anziché cartaceo. Il risultato è che non l’ho più ricevuto né in formato digitale, né cartaceo. Ho più volte chiamato il numero verde per comprendere come risolvere la questione con il risultato di essere rimbalzata continuamente da un messaggio registrato a un altro. Per tutta risposta, chiamo l’ufficio postale del mio paese dove gentilmente mi confermano che la procedura di ricezione telematica dell’estratto conto è stata eseguita in modo corretto. Ma ancora nessun estratto conto.

A maggio 2021 inizio la procedura per un’operazione telematica e mi richiedono l’intestazione del conto corrente. Ancora una volta riprovo a contattare il numero verde con conseguenti rimbalzi da una registrazione all’altra, senza mai riuscire a giungere a parlare con un operatore. E, dunque, mi rivolgo di nuovo all’ufficio postale del paese e mi invitano ad andare in loco per cercare di comprendere insieme quanto accaduto.

Dopo un’ora e mezza di attesa, riesco a discutere la cosa con l’impiegata dell’ufficio, sempre straordinariamente gentile e disponibile, che mi conferma ancora una volta che è tutto corretto quanto inserito nel portale e avvia lei la richiesta di una copia cartacea dell’estratto conto in data 27 maggio. Rimane ancora incomprensibile perché non abbia potuto riceverla via mail!!!

L’attesa

Quasi immediatamente mi vengono addebitati ben 5,00 € per la richiesta. Mi ha riferito l’impiegata che ci vogliono 5 giorni lavorativi per riceverlo. E l’attesa inizia… ma l’estratto conto non arriva…

Finalmente il giorno di San Giovanni ecco la busta: Mi sono chiesta se fosse stato lui a fare il miracolo! Ricordo che si tratta del 24 giugno, ovvero ben 27 giorni dopo la richiesta. Apro immediatamente la busta per procedere all’operazione rimasta in sospeso e… non c’è l’estratto conto, bensì la lista movimenti!!! A quel punto mi sono chiesta se sono io a vivere in un mondo parallelo

Mi sono subito attivata per l’ennesima volta con il numero verde, ma il risultato è stato identico. Insomma, nemmeno San Giovanni è riuscito a fare il miracolo! Allora, mi collego al sito e invio un ticket.

La soluzione

Ormai rassegnata, dopo qualche giorno ho telefonato all’ufficio postale che, per tutta risposta, mi hanno chiesto una gentile ulteriore attesa che provavano a capire la questione. E io attendo nuovamente… Mi richiama il giorno dopo invitandomi a presentarmi il lunedì successivo in ufficio postale.

E così faccio: dopo un’altra ora e mezza di attesa, entro e l’impiegata mi dice che adesso può stamparmi lei l’estratto conto (cosa che non poteva fare la volta precedente perché la procedura era bloccata!). Mi addebitano ulteriori 2,54 € e in 30 secondi ricevo il mio estratto conto. Il giorno è il 5 luglio.

Nell’era del digitale, un semplice estratto conto lo si ottiene in circa 40 giorni, gli stessi giorni che Gesù Cristo visse nel deserto per purificarsi e ricevere la sua iniziazione! Nell’era non digitale bastava entrare in banca e richiederne la stampa.

Per inciso: ancora non è stato risolto l’arcano della mancata ricezione dell’estratto conto e ancora oggi 11 luglio, nessuno ha risposto al mio ticket. Nell’era del digitale…

Articolo di Serena Pattaro

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