Sanità ed economia: la visione costituzionale

Sanità ed economia: la visione costituzionale secondo fonti autorevoli. Il 24 aprile a Fiesso d’Artico si è tenuto un momento di informazione, formazione e dialogo aperto sulla gestione sanitaria ed economica della situazione vigente. Il pomeriggio, organizzato da un gruppo di cittadini della città, si è svolto dalle 14.30 alle 19.00 nell’area verde di via Cimabue 3.

All’evento hanno partecipato circa 700 persone di differenti età, sia appartenenti a movimenti e associazioni  che in questo momento cercano di avere un pensiero altro rispetto alla narrazione unilaterale mainstream, sia “semplici” uditori volenterosi di interrogarsi sulla realtà circostante e di ascoltare un punto differente, divergente. C’eravamo anche noi, due ragazzi del Movimento Roosevelt, Sara e Samuele, spinti dalla volontà di “far respirare il cervello”, di trovarsi insieme a molte persone portatrici di un pensiero critico e soprattutto con il desiderio di ascoltare i relatori, del calibro di Antonino Galloni, Mauro Scardovelli e Mauro Sandri. Purtroppo non siamo stati onorati della presenza del Dottor Galloni essendo stato ricoverato in ospedale (al quale approfittiamo per fare i più cari auguri da parte di tutto il Movimento Roosevelt Triveneto).

Intervento dell’avvocato Sandri

Ha aperto il convegno l’avvocato Sandri definendo due “abomini” l’obbligo di vaccinazione per i sanitari e la legge sui pass, sottolineando l’assenza assoluta di correlazione con i principi costituzionali.

“I costituenti hanno escluso che si potessero utilizzare leggi eccezionali, si voleva impedire che fosse un solo uomo a decidere… Nessun governo è arrivato dove sono arrivati i governi europei in questo periodo. In modo repressivo vediamo ogni giorno più limitate le nostre libertà individuali (basti pensare al poveretto che correva sulla spiaggia…)”.

Sandri denuncia la spesa del denaro pubblico per banchi a rotelle e mascherine e sostiene che “dovrebbe essere tolto il bottino frutto di fraudolenza”. Inoltre, esprime la sua indignazione rispetto al finanziare con 50.000.000 i giornali perché riportino le notizie date dal governo con l’obbiettivo di dare sempre meno spazio e/o censurare informazioni altre. Continua dicendo a gran voce:

“Questa narrativa riesce a reggere per il lavaggio di cervello che si sta attuando sulle persone meno acculturate che si informano solo attraverso la televisione”.

Gli applausi dei partecipanti rincuorano, fanno sentire ciascun presente un po’ meno solo in questo periodo così complesso ed alienante. L’avvocato Sandri ringrazia il Dottor Amici per aver messo la faccia in più occasioni televisive, con l’intento, ad esempio, di informare rispetto all’efficacia delle cure domiciliari e si dice basito rispetto all’assenza di un vero dialogo. Continua dicendo “che il virus la notte abbia un andamento particolare poi qualcuno ce lo dovrà spiegare una volta conclusasi questa fiction!”.

Chiude il suo intervento dando quest’accezione al concetto di distanziamento: “Ci è stata impedita l’attività fisica, lo sport, il potersi riunire, il potersi abbracciare… l’uomo è un essere sociale che trova nella capacità relazionale la necessità di svilupparsi come individuo… questa è una premessa di politica genetica… se si scrive una legge per cui ciascun individuo possa uscire di casa solo a taluni orari… esercito una potestà sui sudditi!”

Ringrazia tutti i professionisti portatori di uno spessore intellettuale che stanno reagendo con la controinformazione (come Byoblu) ed incita a supportarli economicamente. Si augura, infine, che un giorno possa pagare chi ha sbagliato, nessuno escluso. Si riferisce anche alla sentenza sulla Cassazione che ha ripristinato il protocollo sanitario che continua a prevedere unicamente  tachipirina e vigile attesa.

Conclude sottolineando che il Consiglio d’Europa ha stabilito che non si può obbligare alla vaccinazione ed ora, parlando di green pass, si viola una delibera dell’organo esecutivo del Consiglio dei Diritti dell’Uomo.

Intervento di Mauro Scardovelli

Dopo un sentito e lungo applauso prende la parola il giurista e psicoterapeuta Mauro Scardovelli che riprende alcuni temi trattati da Sandri e aggiunge la sua perplessità rispetto al conteggio delle persone morte con Covid e non per Covid in parallelo a ciò che l’O.M.S. ha sostenuto rispetto all’assenza di causalità tra morte post-vaccinale e morte nelle settimane successive al vaccino se l’individuo è portatore di malattie pregresse!

“Questa è una contraddizione scientifica e la faremo diventare una contraddizione giuridica! Dobbiamo portare rispetto e verità ai morti.”

Inoltre, riporta un’altra importante battaglia legale che sta portando avanti insieme ad altri giuristi: la messa al bando dei tamponi come metodo diagnostico. Infine annuncia che verrà intentata una causa collettiva verso i giornalisti del mainstream e i “medici allarmisti”.

Il pomeriggio prosegue con le domande del pubblico in un dialogo aperto, come sembrano non essere più abituati ad assistere, su varie questioni sanitarie, legali ed economiche, in un confronto libero e costruttivo. A mio parere è stato formativo, appassionante e rigenerante trovarsi in un parco, senza mascherina, tra persone di diverse età e sconosciute a esprimere il proprio pensiero o “semplicemente” i propri dubbi e  sentirsi uniti da un unico comun denominatore: la volontà di salvaguardare i nostri diritti costituzionali.

Il giorno dopo, su varie testate giornalistiche, i titoli della narrazione unica continuavano: “In 500 senza mascherina nel veneziano al convegno negazionista nel parco privato”, (Mattino di Padova)…

Articolo di Sara Mollame

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