Danzare ancor – Venezia 15 maggio 2021

Danzare ancor – Venezia 15 maggio 2021. Tutto parte da una canzone, un inno al tornare a danzare, a ballare, a ritrovarsi, a riunirsi, a mobilitarsi per ciò in cui si crede… insomma a vivere… non distanti ma insieme! È sulle note di “Danser encore” di “HK et Les Saltimbanks” che hanno inizio una serie di flashmob in cui artisti e cittadini ballano e cantano all’unisono esprimendo la voglia di ricominciare a vivere non accettando più la mera sopravvivenza.

Il primo flash mob si è tenuto alla Gare de l’Est di Parigi l’8 aprile 2021. Musicisti, ballerini e cantanti, hanno inscenato, attraverso le loro arti, il pensiero alla base della canzone:

“La paura della morte non impedisce di morire ma impedisce di vivere”.

Da questo momento, dopo migliaia di visualizzazioni, “Danser encore” diventa un movimento spontaneo che varca i confini francesi. La canzone, tradotta in italiano dal contralto Sara Nastos, diviene l’inno di solidarietà dei professionisti del mondo dello spettacolo che la interpretano nei flashmob di Bologna, Pescara, Modena, L’Aquila e Venezia.

Il testo integrale della canzone tradotta

Alcuni artisti veneziani organizzano e coordinano il flashmob del 15 maggio 2021 con l’approvazione della Questura e, dopo una prova generale della coreografia, il ritrovo è alle 16.00 in campo Sant’Agnese.

Un centinaio di persone, tra artisti e cittadini, formano un corteo di colori, suoni, sorrisi; un coro di voci che, dopo troppo tempo, si trovano insieme e l’emozione traspare nel sentirli cantare. C’è chi intona il brano con tutta la voce che ha, come a voler gridare il malessere in cui verte ad oggi il mondo dello spettacolo, e non solo, ed allo stesso tempo la voglia di rialzarsi, di mobilitare il corpo e le coscienze unendosi!

Ci sono performers e ballerini che seguono a ritmo la coreografia e rimandano il messaggio che insieme si può costruire e creare bellezza. Ci sono giocolieri che suscitano sorrisi sui visi dei bambini presenti. Ci sono persone che non sono del mestiere, che iniziano a ballare trasportati dalla gioia emanata dagli artisti e dalla voglia di lasciarsi andare alla musica insieme agli altri… ciò che di fatto, seppur non esplicitamente, ci è stato vietato nell’ultimo anno… cantare e ballare insieme…

L’atmosfera è intrisa di entusiasmo e slancio vitale, la percezione della volontà di stare insieme rincuora gli animi che l’alienazione e il distanziamento hanno inevitabilmente… e chissà… forse volontariamente…. resi cupi e inermi.

Mi auguro che il testo di questa canzone sia un volano per la direzione da prendere, non solo in quanto artisti ma come cittadini, cittadini del mondo, come persone…”senza gabbie nè padroni” che “ per la nostra dignità, per una nuova società di giustizia e fratellanza sarà nuova resistenza contro un mondo senza danza”…

Articolo di Sara Mollame

I commenti dei partecipanti al flashmob

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